Andrea Cefaly. Riflessive frenesie

Informazioni

A cura di: Calusca e Maurizio D'Agata
Con un testo di: Gianluca Collica
Editore: Newl'ink
Collana: D'Art'è | n.4 (12) |Anno:2017
Genere: cataloghi d'arte - monografie d'artista
Lingua del testo: italiano
Formato: cm16,5 x 23,5
Pagine: 48
Prezzo: € 12,00
ISBN:978-88-943208-0-0

Soggetto della pubblicazione

La pubblicazione raccoglie la documentazione dell’evento espositivo realizzato in omaggio alla ricerca dell’artista calabrese Andrea Cefaly (Cortale 1901 - 1986). Il catalogo presenta ventotto opere del maestro di Catanzaro attraverso le quali percorrere alcuni felici episodi del suo fare pittorico tanto meditato e riflessivo quanto apparentemente 'lesto'. Pertanto sarà possibile visionare le riproduzioni di alcuni suoi intensi cartoni con i soggetti a lui più cari: paesaggi, nature morte e soprattutto le sue amate figure e i loro volti: i ritratti .


Stralcio del testo in catalogo di Gianluca Collica :

[…] Questo fine settimana andiamo da don Andrea… con questa frase mio padre una volta al mese mi preannunciava quello che per lui era un appuntamento imprescindibile e gioioso, per me un fastidioso mal di pancia che puntualmente si scatenava lungo la tortuosa strada che porta da Catanzaro a Cortale, il paese di Cefaly.

[…] Papà mi parlava sempre della sua tavolozza, della bellezza dei suoi colori, unici, luminosi sia nelle parti più materiche che in quelle liquide e rade. A vederla, la tavolozza, non si direbbe, nell’insieme un ammasso disordinato di colore ad olio, ma presente in un angolino un tono raro, nato da alchimie uniche, memoria dell’ultimo dipinto. Il colore era l’essenza della sua anima attraverso il quale metteva a nudo il nucleo di cui era costituito il soggetto in posa, persona, oggetto o paesaggio che fosse. Un disegno a carboncino abbozzato sul cartone preparato, quindi il suo sguardo che danza tra soggetto e dipinto, ogni tanto una attesa, secondi infiniti per scrutarlo sotto la pelle, quindi con una gestualità rapida e decisa dipingeva, poche frasi … “basta, oltre si rovina” … (mio padre: il finito del non finito …) un rituale visto tante volte, che puntualmente finiva con un dubbio amletico… e la firma ora dove la mettiamo? […].
[…] La scelta delle opere in mostra è stata un tuffo nella memoria per due uomini che si sono tanto stimati e che sono le colonne di quanto io oggi possa dire e significare nel mondo dell’arte. Ogni cartone è un viaggio con l’Alfa di mio padre e il ricordo di un grande maestro che ha anteposto l’amore per la sua Caterina e per la sua Cortale, a tutto, dal carteggio con Felice Casorati … al mio allievo prediletto, ritorna ... […].
Collana D’Art’è

“D’Art’è” è una collana dedicata alle monografie di artisti contemporanei in dialogo sinergico con una realtà galleristica siciliana.


Genere

Catalogo monografico d’arte contemporanea, artista: Andrea Cefaly (pittore).


Evento espositivo abbinato

Galleria Art’è (Acireale, CT)
Andrea Cefaly. Riflessive frenesie
22.12.2017 / 27.01.2018


Nella stessa collana

Gaetano Giuffrè. Figure
Riccardo Badalà. Ineffabile Conforme
Enzo Tomasello. Venti
Sebastiano Grasso. Nel silenzio di un sole
Giuseppe Puglisi e Piero zuccaro. Opere 1990 - 2004
Sandra Chinelate. J.
Carmelo Candiano. L’incomprensibile reale
Giulio Catelli e Alessandro Finocchiaro. Le verità taciute
Calusca. Il gioco dell’incontro
Antonio Recca e Alfio Pappalardo. Elusive Parvenze
Ezio Cicciarella e Corrado Iozzia. Segnali del visibile


Note biografiche artista

Andrea Cefaly

Nasce il 2 aprile del 1901 a Cortale (CZ), da Raimondo e dalla baronessa Caterina Sanseverino. Il nonno, Andrea Cefaly, era un noto pittore ottocentesco di scuola napoletana, l’incontro con l’arte ha così modo di avvenire in tenera età. Nel 1919 studia a Napoli presso lo studio di Giuseppe Aprea, quindi a Catanzaro presso lo studio di Garibaldi Gariani. Nel 1927 viene notato dallo scultore, docente di storia dell’arte presso l’Accademia di Torino, Giuseppe Guerresi che lo invita a Torino dove studia alla corte di Felice Casorati.

Una breve, ma intensa apparizione che gli consente di vivere al fianco del grande maestro torinese il clima culturale particolarmente effervescente della Torino di fine anni ’20, che gli consentì di conoscere, confrontarsi ed esporre con artisti del calibro di Balla, Boccioni, Paulucci, Menzio.

La morte del padre lo costrinse però ad un frettoloso e quanto mai triste rientro in Calabria che, da quel momento, divenne definitivo.

Particolarmente importante è nel 1948 un viaggio a Venezia che gli consente di ammirare una straordinaria mostra di pittori Impressionisti. Egli neAndrea Cefaly rimane estasiato e dal quel momento cambia radicalmente il suo modo di dipingere. Ironico il suo commento … “inizio della disgrazia”.
La sua attività espositiva è particolarmente significativa a partire dagli anni ’50 dove espone alla XXV Biennale di Venezia. Qui di seguito un estratto delle mostre più importanti:

1951 partecipa alla VI Quadriennale di Roma;
1953 partecipa alla Biennale di Brera e alla Permanente di Milano;
1955 partecipa alla Rassegna Arti Figurative nel Mezzogiorno a Napoli;
1955 partecipa alla VII Quadriennale di Roma;
1956 espone presso la Galleria il Vantaggio di Roma;
1958 partecipa a Milano alla IV Mostra Nazionale “La bella Italia nella pittura contemporanea”;
1958 partecipa all’XI premio Suzzara;
1959 partecipa all’XI edizione del Maggio di Bari;
1960 realizza una mostra personale presso la Galleria Cairola di Milano;
1960 realizza in settembre una personale presso la Galleria Verona.

Tra il 1960 e il 1971 l’artista si allontana dalla scena attiva e nel 1982 lo segue il critico Raffaele De Grada che lo presenta in personale presso la Galleria Carini di Milano. Nel 1986 l’amico collezionista Franco Collica dedica al maestro di Cortale la galleria di Catania dove realizza la sua ultima personale poco prima di morire il 26 novembre del 1986 a Cortale.

Come mostre postume vanno ricordate la mostra retrospettiva presso la sala Carlo V di Castel Nuovo a Na - poli nel 2013, e in fine, nel 2017, la mostra dedicata alla scuola di Felice Casorati e Andrea Cefaly presso il complesso Monumentale di San Giovanni a Catanzaro.